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I consigli di Marco Facchinelli


Marco Facchinelli Per chi segue il mondo delle sky race il nome Marco Facchinelli non ha certo bisogno di presentazioni, per tutti gli altri riassumiamo la sua carriera agonistica, costellata di numerosi successi nazionali ed internazionali, con alcuni dei suoi più prestigiosi risultati: quarto nella World Series di Vertical Kilometer nel 2012, secondo nella World Series di Vertical Kilometer nel 2013, campione italiano 2013 di Vertical Kilometer. Nel 2013 in particolare si è distinto per aver vinto l'Elbrus Vertical Kilometer e la Elbrus SkyMarathon abbassando il record della manifestazione a 3 ore e 30 minuti.

Gareggia per i colori del team Bogn da Nia, la società sportiva della Val di Fassa che annovera tra le proprie fila diversi fuoriclasse, ed è sponsorizzato dalla nota azienda trentina La Sportiva.

Fisioterapista dal 2002 si è specializzato in osteopatia presso il CIO di Bologna, diventando libero professionista nel 2003. Ha collaborato con la nazionale femminile di sci nordico e dal 2006 esercita la professione presso il suo studio.

E' proprio in veste di fisioterapista che Marco Facchinelli interverrà sulle pagine di Trentino Trail Running per proporci periodicamente consigli ed esercizi mirati a migliorare il nostro stato muscolare e per aiutarci a recuperare dai più frequenti infortuni tipici della nostra attività sportiva.

 
Puoi contattare Marco Facchinelli
all'indirizzo email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. oppure al numero 3493412751

 
Studio di Fisioterapia di Marco Facchinelli

Via Lagorai, 103
Pergine Valsugana (TN)


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Allungamento adduttori dell'anca

 

Allungamento adduttori dell'anca

Allungamento degli adduttori dell anca. Sono un gruppo di muscoli che intervengono nella stabilizzazione del bacino e quindi sono particolarmente sottoposti ai carichi che dalla colonna si distribuiscono al bacino (con i suoi due "punti deb...oli" che sono sacro iliaca e sinfisi pubica), e alle forze di ritorno che si distribuiscono dall arto inferiore al bacino. Per allungarli comodamente senza difficoltà mi posiziono col bacino a ridosso di una parete, il tronco adagiato a terra e le gambe appoggiate sul muro con ginocchia estese e piedi che per gravità scendono lateralmente portando gli arti in abduzione. Risulta importante allungare gli adduttori anche col ginocchio esteso in quanto anche se non adduttori puri, contribuiscono però in gran parte a questo movimento anche muscoli biarticolari come il semimembranoso, semitendinoso e capo lungo del bicipite femorale. Posso mantenere la posizione anche per un paio di minuti, ricordando ad esercizio terminato di mobilizzare lentamente gli arti prima di rimettermi in piedi.

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Trigger point del piriforme

 

Trigger point del piriforme

Apriamo nuovamente il capitolo "piriforme", essendo molto importante come muscolo stabilizzatore del bacino ed intervenendo in molteplici problematiche agli arti inferiori e schiena. Spesso lo troviamo contratto o dolente nei suoi trigger p...oint, causa posture prolungate seduti o in piedi fermi, o per attività sportive in cui si sollecita questa zona e non le si ridà la normale elasticità col riposo ed esercizi di allungamento. Tale muscolo poi per i suoi rapporti col piccolo bacino può risentire anche di problematiche inerenti la sfera viscerale. Qui sotto parliamo di un esercizio per trattare autonomamente i trigger point di tale muscolo. I triggers points sono punti presenti in diverse strutture del sistema muscolo scheletrico: cute, aree cicatriziali, muscolo, tendine, legamento, capsula, caratterizzati da una maggior densità tessutale di solito dolorabili alla palpazione. Un muscolo normale è sciolto ed elastico e non risulta dolente alla palpazione. Nella vita di tutti i giorni, può capitare che alcuni muscoli si contraggono rimanendo però poi fissi in una condizione di accorciamento. TP consiste in una porzione circoscritta di muscolo o fascia (banderella palpabile), indurita e dolente alla palpazione. I trigger point possono rimanere latenti e far parte di quelle normali contratture che mantengono la postura individuale. I trigger point latenti possono diventare attivi per un'azione svolta in modo eccessivo, troppo ripetuto, un trauma, oppure quando il muscolo interessato è lasciato in stato di accorciamento per periodi troppo prolungati. Nell immagine vediamo sullo schema dove troviamo i trigger point del piriforme. Per trattarli prendiamo una pallina da tennis, la posizioniamo a livello del gluteo fra il sacro e il gran trocantere del femore e allargando le ginocchia come in foto esercito una pressione sul punto dolente. Se non fa male posso spostarmi di qualche centimetro in alto/basso destra/sinistra con piccoli e lenti movimenti del bacino fin quando non trovo il punto doloroso. E li mi fermo per un minuto, o esercito una rotazione del bacino molto leggera, come se volessi frizionare quel punto. Può essere che dopo aver eseguito questo esercizio la parte trattata sia sensibile come aver preso una botta. 

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Allungamento del muscolo piriforme

 

Allungamento del muscolo piriforme

Allungamento del muscolo piriforme o piramidale: muscolo situato in un piano profondo, ricoperto dal gruppo dei muscoli glutei. Si estende dall osso sacro fino al gran trocantere del femore e per il rapporto col nervo sciatico (che in qualche caso può anche attraversare proprio il muscolo) una sua tensione o contrattura può portare alla sindrome del piriforme, con dolore nella faccia posteriore della coscia fino al polpaccio. È uno dei muscoli stabilizzatori del bacino.

Causa: posture fisse scorrette(seduti soprattutto), chi sta tanto seduto (rappresentanti) e porta il portafoglio in tasca. Risulta quindi importante allungare il piriforme per migliorare la mobilità del bacino .
Rispetto all esercizio precedentemente proposto qui allunghiamo il piriforme portando l'anca in extra rotazione, essendo il piriforme un intra rotatore con anca in flessione oltre i 60 gradi
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Allungamento del muscolo grande gluteo

 

Allungamento grande gluteo

Scopriamo l'importanza dell'allungamento del muscolo grande gluteo, potente estensore dell'anca, che con le sue inserzioni a livello di sacro/iliaco che come un ventaglio si estende al trocantere del femore può essere coinvolto nelle algie del rachide lombare, causate da posizioni statiche prolungate ad esempio, come un ammortizzatore che perde la sua funzione. Puó dare quella sensazione di perdita di forza in salita, anche allo sportivo (mountain running, sci alpinismo, trail running...)o la sensazione di minor "scioltezza" nel passo della corsa.
Ecco come allungarlo: schiena appoggiata ad un muro per facilitarci, gamba accavallata e piegata come nella foto, cercare di mantenere entrambe i glutei a contatto col pavimento. Mantenere la posizione per un minuto, anche deu, per permettere un allungamento della componente contrattile muscolare ma anche della componente fasciale di rivestimento.

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Elasticità catena posturale posteriore

 

Aumentare l'elasticità

Obiettivo: diminuire le tensioni e aumentare l'elasticità della catena posturale posteriore
Sintomi: dal mal di schiena, alla sensazione di gambe "rigide" meglio avvertita negli sportivi, alla tendinopatia inserzionale dei muscoli ischiocrurali, al tendine d Achille fino a creare tensioni anche a livello della fascia plantare.
Metodo: mi appoggio con arti superiori (mani o gomiti) ad una tavolo ad esempio, anca e caviglia formano un angolo retto, ginocchio esteso. Cerco di ruotare il bacino anteriormente (per capire questo movimento di bacino basta provare a guardare in avanti/alto) fino ad avvertire una tensione posteriormente alla coscia. Rimanere fermi in posizione in allungamento per un minuto.

Consiglio vivamente di provare a svolgerlo quotidianamente!

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