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Trail all'Elba

All'alba...e anche quest'anno passeremo le vacanze a Norsi, una tranquilla spiaggia nel comune di Capoliveri sull'isola d'Elba.
Inizio a cercare in rete qualche giro da fare nei dintorni di Capoliveri in modo da riuscire ad allenarmi non dico per migliorare lo stato di forma, ma quantomeno per mantenerlo.

Tra le pagine elencate dal motore di ricerca una in particolare suscita il mio interesse: quella del Capoliveri Bike Park. Apro il sito e constato che, come lasciava intendere il titolo, si tratta di una serie di itinerari per mountain bike Le isole Geminiche si sviluppano sull'adiacente monte Calamita. Poco male in montagna non di rado i giri per la bicicletta (interi o porzioni di essi) sono adatti anche alla corsa ed infatti dopo qualche minuto di attenta lettura capisco di aver trovato quello che stavo cercando. Da assiduo frequentatore dell'isola conoscevo il Calamita: è stato spesso lo sfondo delle foto scattate sulla ghiaia nera dell'incantevole spiaggia di Norsi. Non ci avevo però mai messo piede. Questa sarebbe stata l'occasione per esplorarlo grazie ai quattro itinerari proposti dal Bike Park. In realtà gli itinerari Le miniere abbandonatesono cinque, ma vista la lunghezza ed il dislivello uno è decisamente troppo ambizioso per essere preso in considerazione come allenamento per la corsa...”Sono pur sempre in vacanza!” ricordo di aver pensato.
Così, arrivati all'Elba, per cinque volte riesco a rubare qualche ora al sonno mattutino e a partire dalla piazza del Cavatore a Capoliveri quando l'alba inizia a colorare il cielo con le infuocate sfumature del rosso e del giallo. Con curiosità ed entusiasmo affronto singolarmente o in combinazione gli itinerari che si snodano per mulattiere e sentieri lungo le pendici del promontorio che sorge a sud-est del paese. Forte Focardo nei pressi di NaregnoCe ne sono per tutti i gusti e per tutte le gambe: dal giro lungo ma facile tutto attorno alla montagna che permette di percorrerne il selvaggio versante est, al percorso più breve ma decisamente impegnativo che ricalca il tracciato della tappa italiana della coppa del mondo di mountain bike del 1994. Unico, fantastico, imperdibile sono aggettivi che non riescono a descrivere l'itinerario che passa tra le vecchie miniere del monte Calamita. Qui si possono ancora vedere le attrezzature dismesse e le cave a cielo aperto ora abbandonate, ma che fino a non molti anni fa erano in piena attività.
In lontananza il monte CapanneChi ama vivere a contatto con la natura mi capirà (e mi perdonerà se mi farò prendere la mano) quando dico che uno degli attimi più emozionanti per un'escursionista è quello in cui si riesce a scorgere ed osservare un animale selvatico nel suo ambiente naturale. Durante le mie corse solitarie, accompagnato unicamente dal frinire incessante delle cicale, ho vissuto questo fantastico momento scendendo la “Cessa dell'Asta“ quando con sorpresa e stupore mi sono trovato a pochi metri da un peloso cinghiale ed i suoi paffuti cuccioli. Seminascosti nelle sterpaglie ed ignari della mia presenza li ho osservati mentre frugavano la terra arida alla ricerca della loro colazione. Con discrezione ho cercato di continuare per la mia strada, ma un grugnito ha rotto il silenzio ed in pochi secondi tutta la famigliola si è dileguata nel fitto della boscaglia.
World Cup 1994Alla fine della vacanza, tirando le somme, sono riuscito a mettere assieme oltre 90 chilometri di meravigliosa corsa in un ambiente unico circondato da un panorama mozzafiato accumulando un dislivello positivo di poco superiore ai 3.000 metri. Un buon bottino ed un ottimo allenamento anche se rimpiango di non essermi spinto oltre la traccia ottimamente segnata per ammirare altri spettacoli della natura.

Sarà per l'anno prossimo, del resto ero pur sempre in vacanza!

 

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