Giro della Vigolana
Categoria: Trail medio Partenza/Arrivo: strada tra Valsorda e Vigolo Vattaro |
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L'ITINERARIO
Il giro che descriveremo offre un'occasione unica per vedere le molteplici facce della Vigolana e scoprire una splendida montagna (spesso ignorata e ingiustamente poco frequentata) a due passi dalla nostra Trento.
Ogni via di salita alle sue cime richiede di superare un dislivello per molti impegnativo ed anche i sentieri che salgono dal versante di Besenello, da Vigolo Vattaro, dal passo della Fricca o da Folgaria richiedono una discreta preparazione fisica.
Il giro qui proposto è particolarmente remunerativo ma non può essere affrontato con superficialità.
Il tratto di sentiero 425 – 435 che diparte dalla sella posta tra il Becco di Filadonna e la Cima Vigolana conducendo alla malga Derocca, passando per il Bivacco Vigolana, è infatti molto tecnico, segnalato quale sentiero EE per soli Escursioni Esperti e richiede sicurezza di passo, assenza di vertigini e una certa dimestichezza con brevi tratti attrezzati.
Il percorso inoltre richiede che si sia sciolta la neve che spesso rimane nella parte del percorso più delicato anche fino a tarda primavera (esposizione nord); i ripidi canaloni che scendono dalle cime della Vigolana, se innevati o ghiacciati, posso infatti diventare pericolosissimi.
In buone condizioni il percorso vi regalerà emozioni uniche passando dal bellissimo bosco iniziale ai prati di Malga Imprec e Malga Palazzo, dalla conca nei pressi della Pozza Arionda che ricordano paesaggi canadesi all'isolato ed abbarbicato Bivacco Vigolana, dal quale si domina la Valsugana ed i suoi laghi. Si percorrerano comode stradine e strettissimi sentieri per rientrare finalmente al punto di partenza con la sensazione di aver percorso non una sola montagna ma molte montagne tanto diverse tra loro.
GALLERIA FOTOGRAFICA
PARTENZA
Lungo la strada che da Valsorda conduce a Vigolo Vattaro si supera un piccolo monumento che si lascia sulla sinistra della carreggiata e si incontra subito dopo uno slargo sul lato destro con fermata della corriera di linea. Si può comodamente parcheggiare su tale area.
Coordinate GPS del punto di partenza:
- longitudine: 11.164184
- latitudine: 46.006216
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DEL PERCORSO
Al parcheggio sono posizionati i primi cartelli SAT che ci indicano la direzione da prendere. Si parte pertanto a quota 620 m. per scendere alcuni metri ed imboccare la stradina contraddistinta quale sentiero 446 che conduce dapprima al Forte Fornas (755 m. - 1,61 km) e poi allo Spiazzo della Malghetta (952 m. - 2,72 km).
Da qui la strada forestale lascia il posto ad un bellissimo e regolare sentiero che con numerose ma mai noiose “zete” ci permette di prendere quota alternando la corsa al passo.
A quota 1314 m. (4,33 km) si incontra il sentiero da cui giungeremo in fase di rientro (sentiero 447 secondo la cartina Kompass n. 631 “Altipiani di Folgaria Lavarone e Luserna” – segnato però anche come 446A e persino 443 provenendo da Malga Derocca). Si continua comunque dritti seguendo il comodo sentiero che non raggiunge mai pendenze impegnative.
Giunti a quota 1680 (6,15 km) si tiene la destra (evitando il sentiero 435B che porta verso Malga Derocca) e si giunge in breve (1710 m. - 6,30 km) al sentiero in quota che attraversa il Becco della Ceriola sul versante sopra Mattarello.
Qui è impossibile non effettuare una breve sosta. La vista dinnanzi a noi è unica: la Valle dell'Adige, il monte Bondone con le Tre Cime, il Gruppo del Brenta, il Caré Alto ed il suo ghiacciaio. Sopra di noi invece la cima del Becco della Ceriola (1935 m.) che lasceremo per un'altra occasione, mentre dietro di noi spunta la Cima Marzola che sicuramente avremo modo di descrivere ampiamente visti i molti itinerari che consentono di percorrerla per quasi tutti i dodici mesi dell'anno.
Con questo spettacolo dinnanzi a noi percorriamo quindi un tratto di sentiero pianeggiante che ci porta sul versante di Besenello. Superato un cancelletto in legno (1736 m. - 7,40 km) si attraversano tratti di bosco e verdi prati sui quali non è raro incontrare i camosci della Vigolana.
Sempre sul sentiero 446 si scende ora velocemente verso Malga Imprec (1574 m. - 9,00 km) e dunque in piano si raggiunge la pittoresca Malga Palazzo (1560 m. - 9,87 km).
Qui si prende ora il sentiero 452 che inizialmente ripido e poi con alcuni saliscendi ci porta verso Malga Valli. Prima di raggiungere la malga a quota 1725 m. (11,23 km) v'è una evidente stradina sulla sinistra che torna a salire più decisa in direzione delle cime della Vigolana.
Si raggiunge presto una meravigliosa conca erbosa (1768 m. 11,59) che ci ricorda come detto paesaggi canadesi; in fondo Cima Vigolana e il Becco di Filadonna.
Si percorre ora un tratto di stradina (tratto di sentiero 453) sino a giungere in pochi minuti ad un bivio poco marcato (1783 m. - 12,15 km). ATTENZIONE: sul lato destro della stradina c'è un cartello in legno poco appariscente che ci indica la direzione per il Becco di Filadonna. Prendiamo pertanto la traccia di sentiero che seppur poco chiara nei primi metri ci conduce poi senza possibilità di errore verso la sella posta alla sinistra (salendo) del Becco di Filadonna.
Raggiunta la sella (2085 m. - 14,01 km) non si può evitare di guardare verso il ripido versante nord e quindi ammirare il lago di Caldonazzo.
Lasciata alla nostra destra la cima del Becco di Filadonna si percorre per un breve tratto il sentiero 450 (che condurrebbe in Cima Vigolana) fino a raggiungere la successiva sella (2057 m. - 14,41 km).
ATTENZIONE: Qui la segnaletica SAT ci avverte che scegliendo il sentiero di destra (segnavia n. 425) si dovranno affrontare difficoltà classificate EE (Escursionisti Esperti). E' proprio questo il sentiero che decidiamo di percorrere (n 425 fino al bivacco e successivamente n. 435).
Ad una prima ripida discesa seguono alcuni tratti pianeggianti molto esposti. Un breve tratto attrezzato, un ponticello in legno (cui prestare molta attenzione) e subito si giunge al Bivacco Vigolana (2030 m. - 15,20 km). Da qui si possono ammirare le ripide pareti nord della Vigolana ed i suoi canaloni; si può inoltre individuare parte del percorso che seguirà di lì a poco.
Il sentiero rimane sempre stretto e richiede particolare attenzione; in alcuni tratti sarà opportuno limitare la corsa e procedere più prudentemente al passo. Tratti in discesa si alternano ora a traversi pianeggianti. Non mancano alcune brevissime risalite e brevi tratti attrezzati che facilitano la progressione.
Superato il 17° km ci si può nuovamente “rilassare”, il sentiero inizia ora a scendere in modo più marcato sino a condurci poco sopra Malga Derocca (1636 m. - 17,94 km). La vista della malga e del prato che la circonda ci fa ricordare il già lontano tratto percorso tra Malga Imprec e Malga Palazzo. In secondo piano spicca nuovamente la Marzola.
Se siete rimasti a secco d'acqua qui potrete trovare una fontana, se siete fortunati potreste persino trovare la malga aperta.
Nel tratto successivo bisogna prestare un po' d'attenzione ai segni biancorossi che indicano il percorso da seguire. Subito dopo la malga Derocca si deve infatti prendere il sentiero 450 che porta verso sinistra (scendendo) e quindi si entra nuovamente nel bosco. Ad un tratto ripido segue una breve stradina in leggera salita. Si raggiunge così un bivio con segnaletica SAT (1548 m. - 18,63). Il cartello ci indica chiaramente la direzione da prendere: Forte Fornas.
Evidenziamo come il cartello indichi il sentiero che dovremo percorrere come il n. 443 mentre, come già sopra anticipato, la cartina Kompass della zona identifica il sentiero con il numero 447. In ogni caso non ci possiamo sbagliare essendo il sentiero ben segnalato.
Un ripidissima discesa tra gli alberi ed alcuni “traversi” ci riportano velocemente all'incrocio con il sentiero percorso in salita nella prima parte del giro descritto. Siamo al km. 19,67.
Le zete percorse all'andata si corrono ora velocemente in discesa. Si passa la Malghetta, si raggiunge e si supera il Forte Fornas. Si arriva infine al parcheggio (23,80 km.).
Con soddisfazione possiamo ora rivolgere lo sguardo verso la nostra Vigolana ed in particolare verso la luccicante croce del Becco della Ceriola ed il rosso Bivacco Vigolana con la sua Madonnina (entrambi ben visibili).
NOTE UTILI
Come detto è necessario verificare la percorribilità dell'intero percorso proposto che può presentare neve sino a stagione avanzata mentre in tardo autunno / inizio inverno può risultare pericoloso a causa di tratti ghiacciati (in particolare sul tratto di sentiero EE n. 425 - 435).
Si consiglia poi di portare con sé un adeguato quantitativo di acqua atteso che lungo il percorso non si trovano occasioni per rabboccare il nostro zainetto o le nostre borracce (se non verso la fine del giro nei pressi di Malga Derocca).
Segnaliamo inoltre che parte del percorso descritto è all'interno della Riserva Naturale di Scanuppia; in tale riserva hanno trovato il loro ambiente naturale numerose famiglie di galli cedroni; non di rado frequentata dall'aquila reale oltre che da caprioli e camosci. All'interno della riserva troviamo, come abbiamo visto, Malga Palazzo: edificio costruito nel 1589, espressione di architettura fortificata di montagna. E' stata residenza estiva e di caccia dei Conti Trapp.
Il Bivacco Vigolana è stato invece costruito dalla SAT Caldonazzo nel 1966 e offre 6 posti letto.
TRACCIATO GPS
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CARTINA (Le mappe di Trentino Trail Running)
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