Prova dei Bastoncini Curve
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- Creato Lunedì, 23 Dicembre 2013 19:53
- Scritto da Herbert
La prima cosa che ho provato quando Marco Facchinelli mi ha parlato di questo bastoncino è stata sicuramente una grande curiosità che è andata via via aumentando dopo la telefonata avuta con Fulvio Chiocchetti, il papà di questo innovativo supporto alla camminata/corsa. Così sono andato a trovare Fulvio a Moena dove in un paio d'ore abbiamo affrontato un ampio discorso partendo dal corretto utilizzo dei bastoncini tradizionali nella camminata/corsa fino ad arrivare all'impiego del suo nuovo bastone curvo nell'attività sportiva.
In poco tempo Fulvio è riuscito a smontare una ad una le mie (cattive) abitudini facendomi provare sul campo il corretto utilizzo di questi ausili partendo dalla semplice camminata a mani libere per arrivare a capire che un bastoncino troppo lungo fa assumere al braccio una posizione poco naturale che risulta essere scarsamente efficace e, a lungo andare, affaticante per i muscoli di braccio, spalla e collo.
Ecco quindi che abbiamo iniziato a calare progressivamente i 120 cm del mio bastoncino fino a trovare una misura adatta affinchè l'avambraccio potesse mantenere una posizione (ed una flessione) il più simile possibile a quella che si tiene durante la normale camminata: una posizione "naturale" insomma. Vi garantisco di essere rimasto spiazzato e senza parole nel vedermi smontata la regola dell'avambraccio a 90° per misurare la lunghezza del bastoncino...e tutto senza perdere minimamente in spinta, ma guadagnando invece in comodità!
Con queste premesse sono poi approdato al mondo "Curve", rimanendo colpito fin dall'inizio dalla primissima impressione di assoluta comodità e leggerezze che si prova impugnando questo "tortuoso" bastoncino (attenzione: curvo ma assolutamente bilanciato!). Le prove eseguite prima in piano e poi sul ripido mi hanno fatto provare sensazioni nuove. Senza entrare nel merito di possibili miglioramenti prestazionali, rilevati da Fulvio Chiocchetti con l'aiuto di atleti ben più degni di questo titolo che il sottoscritto, io mi vorrei soffermare soprattutto sulle sensazioni positive che ho provato durante l'uso di questi attrezzi: assolutamente comodi in piano (mi sono fatto una mezzoretta di ciclabile innevata a passo sostenuto) e sicuramente efficaci sul ripido dove il tipo di impugnatura ed il movimento suggerito dalla presa e dalla lunghezza del bastone fanno in modo che a lavorare non siano solo il muscolo brachiale, ma tutto il braccio, coinvolgendo la spalla ed il torace in maniera armonica e composta.
Nulla di misterioso alla base delle ragioni che Fulvio ha condiviso con me: "soltanto" dei principi di fisica (forza e leve) il tutto avvallato da concetti di biomeccanica e postura.
Non mi restava che provarli da solo, in tranquillità, per capirene le potenzialità senza possibili condizionamenti esterni. E quale posto migliore per farlo se non lungo i quasi 800 metri di dislivello positivo della direttissima che porta in cima al Calisio (la montagna che sovrasta ad est la città di Trento)?
Impugno i miei bastoncini regolati sui 97,50 cm e parto subito deciso, ma senza forzare. Ripasso mentalmente le indicazioni di Fulvio ed in breve il gesto diventa automatico. Comodi anche nel doppio appoggio quando per superare qualche gradino si portano avanti entrambi i bastoncini. Poi via di nuovo ad alternare: destro, sinistro, destro, sinistro...con precisione, puntando il bastoncino in corrispondenza del piede anteriore e spingendo con l'altro. Procedo veloce fino in cima dove arrivo senza affanno: le gambe non sono particolarmente affaticate, segno che devo aver spinto molto con le braccia, ma la cosa interessante è che nemmeno le braccia sono stanche.
Durante tutta la salita la posizione della mano sull'impugnatura è ferma e sicura. Mi ha colpito questa cosa perchè con i miei bastoncini tradizionali ho sempre utilizzato molto il lacciolo sul quale mi appendevo per fare forza durante la fase di spinta, mentre la presa sul bastoncino era decisamente secondaria. Con i Curve invece il lacciolo avrei potuto tranquillamente non infilarlo perchè non ho mai avuto la necessità di staccare la mano dalla comoda impugnatura.
Nella discesa di rientro li ho portati in mano senza riporli come quando se ne prevede l'uso a breve per una nuova salita. Tuttavia è possibile applicare al bastoncino una bretella elastica che consente di metterlo a tracolla o appeso allo zaino rendendone comodo il trasporto anche nelle fasi di non utilizzo (pianura, discesa o falsopiano) senza doverli tenere in mano.
La mia impressione è stata sicuramente positiva, tanto che ho intenzione di usarli anche in futuro su percorsi più lunghi e visto che la neve sta arrivando sicuramente li porterò con me per testarli anche nello scialpinismo.
Unico consiglio che mi sento di dare: non pensiate di prendere questo bastoncino curvo ed usarlo come uno tradizionale dritto...resterete sicuramente delusi. Il Curve necessita di una lunghezza adeguata al vostro braccio e non alla vostra altezza. Esiste una formula precisa per calcolare la lunghezza adeguata: si deve moltiplicare per 1,250 la distanza che va dal centro del palmo della mano a terra (con braccio teso lungo il fianco). Un metodo più empirico consiste nel ricercare l'altezza corretta portando l'uscita del lacciolo dell'impugnatura in corrispondenza della metà dell'avambraccio (sempre con braccio lungo il fianco).
E' poi importante capirne il gesto che risulterà automatico e naturale in brevissimo tempo. Non improvvisatevi e chiedete consiglio a chi già lo utilizza (su Facebook esiste il "CLUB CURVE" costituito da un gruppo di persone che già da tempo usa questo bastoncino) o direttamente a Fulvio ( Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo. ) che sarà sicuramente disponibile a darvi le informazioni necessarie per il corretto utilizzo.
Non sono certo l'unico ad essere rimasto positivamente colpito da questo innovativo bastoncino: le sue evoluzioni (dal 2009, anno in cui è nata l'idea ed il primo prototipo, ad oggi) sono state messe a disposizione di persone qualificate e titolate per verificarne i reali vantaggi e benefici.
Il professor Paolo Crepaz (Medico Chirurgo, Specialista in Medicina dello Sport ed in Fisiatria) in una sua valutazione scrive:
"Dopo sperimentazione personale e da parte di una decina di miei pazienti con i bastoncini con curvatura riporto alcune osservazioni biomediche ed alcune sensazioni condivise.
Quanto segue non ha la pretesa di uno studio scientifico sull'attrezzo, ma rappresenta semplicemente un report condiviso dopo uso e sperimentazione.
La prima comune impressione è quella che il bastoncino paia più leggero del tradizionale, con conseguente minore stress per cervicale, spalle e arti superiori.
L'ergonomia offerta dalla curva permette indubbiamente al polso di tenere un grado di inclinazione vantaggioso e non stressante per i muscoli flessori della mano e per i flessori delle dita. L'appoggio risulta più naturale e la spinta pare migliore. La migliore presa sul bastoncino rende meno necessario stringere il lacciolo.
La presa più ergonomica e la lunghezza inferiore del bastoncino curvo comportano uno stress minore a livello dell'avambraccio, della spalla e a livello cervicale, aspetto non secondario specie per i principianti che tendono ad un appoggio del bastoncino quasi verticale con conseguente vibrazione dello stesso, spinta poco efficace e stress più significativo a livello della spalla e della cervicale. L'inclinazione più favorevole della presa sul bastoncino favorisce una migliore postura complessiva ed un migliore slancio del corpo.
In termini complessivi penso che si possa affermare che con l'inclinazione del bastoncino il gesto della spinta con gli arti superiori si renda particolarmente semplice, direi, soprattutto, più “naturale”: la presa risulta infatti più agevole a carico della mano e del polso, il gesto è reso meno faticoso per tutto l'arto superiore per la minor necessità di sollevare la spalla, meno stressante per la colonna cervicale per il minor coinvolgimento dei muscoli del collo, più efficace in fase di spinta e più funzionale nel favorire una postura complessiva più corretta e riposante."
Anche il dottor Coccarelli (Corpo ed Equilibrio S.a.s., Studio tecnico di ricerca posturale) è del medesimo parere:
"A parere mio danno l’impressione di essere più leggeri di un bastoncino dello stesso peso, quindi la spalla e il braccio soffrono meno lo stress.
Questo grazie alla loro ergonomia dovuta alla curva che permette al polso di mantenere un grado di inclinazione vantaggioso e non stressante per i muscoli flessori della mano.
Questo si traduce in una maggior sicurezza di appoggio, una spinta migliore e la possibilità di non dover necessariamente costringere la mano nel lacciolo pur mantenendo una presa nella fase di spinta non troppo serrata.
La spalla ne va a giovare e di conseguenza tutto il tratto cervicale partendo dalla muscolatura del trapezio va a star meglio.
A livello di biomeccanica del movimento posso dire che apportano un miglioramento della postura in quanto vanno a posizionarsi automaticamente in inclinazione di spinta permettendo al corpo uno slancio ottimale sia di forza in avanti che di estensione verso l’alto.
Altrimenti non accadrebbe nel caso di un bastoncino normale, usato con tecnica non proprio pulita, e quindi posizionato in appoggio sulla linea quasi verticale, con conseguente frizione e rallentamento della spinta vettoriale anteriore, vibrazione di frequenza bassa con curva di incidenza sul fulcro della spalle e quindi tensione al collo."
Lasciatemi concludere con una piccola nota di orgoglio campanilista: questo bastoncino è stato pensato e progettato da un trentino (Fulvio Chiocchetti è di Moena...fassano d.o.c.) e realizzato da un'azienda trentina (la Italbastoni di Taio in Val di Non - http://www.italbastoni.it)!
Speriamo di poterlo vedere presto nelle mani di tanti appassionati runner e camminatori!
A breve sarà online il nuovo sito dove potrete trovare tutte le informazioni sui bastoncini Curve: http://www.infocurve.it