A sud del Lagorai
Categoria: Trail Lungo Partenza/Arrivo: Impianti sciistici della Panarotta |
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L'ITINERARIO
In autunno il Lagorai si offre al suo frequentatore con l'abito migliore: i larici gialli, i mughi di un verde vivo e nei versanti a nord le prime chiazze di neve.
Il giro che proponiamo offre una facile occasione per addentrarsi nel gruppo montuoso del Lagorai, nella sua parte più a sud, a pochi chilometri da Pergine Valsugana.
Il percorso è meraviglioso! Si passerà sul lato sud del Fravort, si aggirerà l'anfiteatro del Monte Cola e della Cima Hoabonti, si percorrerà la Val di Cavé sino ai suoi Sette Laghi, si raggiungerà quindi Forcella del Lago ed in cresta si giungerà al Passo della Portela; saliti in cima al Monte Gronlait ed ammirato il panorama a 360° si rientrerà infine attraverso uno splendido sentiero che taglia il lato nord ovest del Fravort e del vicino Oscivart.
La caratteristica di questo percorso è la sua corribilità. Sia la parte iniziale che la parte finale sono costituite da due lunghe leggere discese con fondo buono che consentiranno di correre piacevolmente in un ambiente da fiaba.
Nella parte centrale si incontrano invece una lunga salita quasi interamente corribile (Rifugio Serot, Malga Trenca, sino ai primi laghi) e due salite impegnative ma brevi (salita alla Forcella del Lago ed al Monte Gronlait).
Non abbiamo dubbi: questo è un percorso per innamorarsi del Lagorai e della corsa in natura.
GALLERIA FOTOGRAFICA
PARTENZA
Da Pergine Valsugana (Assizzi) o da Levico Terme si raggiunge la località Compet e, pochi chilometri dopo, l'ampio parcheggio gratuito in corrispondenza della partenza degli impianti sciistici della Panarotta.
Coordinate GPS del punto di partenza:
- longitudine: 11.317064
- latitudine: 46.050606
DESCRIZIONE DETTAGLIATA DEL PERCORSO
Partiti dal parcheggio si passa accanto al primo impianto di risalita, si attraversa la "pista" in direzione Chalet Panarotta e si trova subito un bivio. Il cartello SAT ci indica che il sentiero n. 325 svolta a sinistra: è quello che percorriamo.
Inizialmente in leggera discesa e poi con alcuni saliscendi (attraversando la pista del Rigolor) si raggiunge La Bassa (quota 1833 m. - 2,04 km.). In questo primo tratto il percorso è ben segnalato ed è opportuno solo stare attenti nel punto in cui la stradina diviene sentiero (attenzione seguire a sinistra il sentiero e lasciare il percorso più ampio che prosegue dritti - è sufficiente peraltro seguire i segni biancorossi).
In corrispondenza de La Bassa si trova un'ampia scelta di cartelli: si deve andare in direzione nord/est. Il cartello SAT ci indica il sentiero n. 372 verso sinistra (direzione rifugio Rincher e rifugio Serot) che piacevolmente percorre in leggera discesa tutto il versante est del Fravort.
Merita di segnalare che a quota 1725 m. (6,49 km), pochi metri prima di un ponte in legno, si incontra una fontana.
Dopo un ulteriore tratto in discesa si giunge ad un bivio con una strada forestale. Qui si segue l'indicazione "Rifugio Rincher" andando verso sinistra (1703 m. - 7,13 km). Pochi metri dopo si incontra il cartello SAT che ci segnala il cambio di sentiero (quota 1710 m. - 7,18 km): proseguiamo infatti ora sul sentiero n. 371.
Transitati accanto ad una baita si raggiunge la strada forestale che si percorre (a sinistra) per alcune centinaia di metri. In corrispondenza del primo tornante verso destra si trova un sentierino a sinistra contraddistinto sempre dal n. 371 (quota 1659 m. - 8,05 km). Appena intrapreso il sentiero possiamo notare a destra, tra gli alberi, il vicino lago delle Prese (1620 m.).
Dopo un primo tratto in piano si deve percorrere una breve ripida discesa che conduce a Malga Fravort (1580 m. - 8,67 km). Si incontra qui una strada forestale che si percorre verso sinistra per giungere in breve al rifugio Serot (1572 m. - 8,95 km).
Lasciato sulla destra il rifugio si inizia una salita corribile su strada forestale (poche decine di metri dopo il rifugio si trova anche cartello SAT che segnala la prosecuzione sulla destra del sentiero n. 371 mentre la strada che deve essere percorsa viene indicata come sentiero n. 323).
In un chilometro circa si arriva alla Malga Trenca (1640 m. - 9,90 km).
Ora in piano si giunge al cartello SAT che ci segnala "Trenca" (1669 m. - 10.49 km) e ci spinge ad abbandonare la comoda strada (con splendide baite a valle) per intraprendere il sentiero a sinistra (sempre n. 323) che in campo aperto, alternando tratti ripidi a tratti corribili, ci porta nei pressi del Lago delle Carezze (1764 m. - 11,06 km).
Si continua in salita transitando al Col del Séte (1868 m. - 12,14 km) e quindi alla Busa di Casa Pinello (1841 m. - 12,66 km).
Dopo aver percorso un tratto più ripido si entra nella parte più alta della Val di Cavé. Il versante è ripido verso valle e sotto di noi possiamo notare Malga Cavé dove finisce la strada bianca di fondovalle. Il sentiero ora torna ad essere corribile (attenzione a inizio stagione alla possibile presenza di neve nei canaloni che scendono dal Monte Cola) ed in breve si arriva al primo dei Sette Laghi (1969 m. - 14,17 km).
Il paesaggio è incantevole.
Non ci si può però distrarre in quanto comincia un tratto di salita che, con "zete" a tratti corribili, ci condurrà alla Forcella del Lago (2213 m. - 15,76 km), poco sotto la cima del Pizzo Alto (meta invernale frequentata da moltissimi scialpinisti provenienti da Palù del Fersina) e poco sopra il Lago di Erdemolo (che però non si riesce a scorgere dal passo).
Si continua ora per ampia cresta lungo il sentiero n. 325 che viene segnalato come EE (escursionisti esperti) in ragione di un breve tratto a quota 2220 m. (17,09 km), in parte attrezzato con cordino metallico di sicurezza, che permette di passare dalla Val di Cavé alla Val Portelle (siamo sul sentiero europeo E5). Questo tratto può essere pericoloso qualora si trovi neve ghiacciata. ATTENZIONE.
Ci troviamo proprio sotto il versante ovest della Cima Hoabonti ed un percorso intagliato nella roccia con alcuni scalini e contenimenti in legno ci porta proprio sopra il Passo della Portela, che si raggiunge con veloce discesa (2152 m. - 17,70 km). Di qui uno sguardo verso la sottostante Val Cava (a nord) con il Monte Ruioch a far da sfondo.
E' ora di intraprendere l'ultima vera fatica del percorso: la salita al Monte Gronlait. Sono poco più di duecento metri di dislivello ma la pendenza rimane forte e costante sino quasi in cima. La croce di vetta si raggiunge poi in piano sull'ampia dorsale sommitale (2383 m. - 18,57 km).
Vista a 360°: Caré Alto, Brenta, Cevedale con i vicini Gran Zebrù, Monte Zebrù e Ortles da un lato, Latemar, Sassolungo, Sella e Piz Boé con la Marmolada dall'altra, senza dimenticare Cima d'Asta, la catena Cima Dodici - Ortigara sull'altro lato della Val Sugana e tutte le montagne di Trento.
Lasciata la cima si scende verso sud (Fravort) sino a raggiungere la Forcella del Fravort (2161 m. - 20,33 km).
Di qui, in direzione ovest, si perviene con tratto non proprio agevole al sentiero sottostante che proveniente dai Prati Imperiali porta a La Bassa.
Il sentiero è privo di numerazione ma all'incrocio v'è segnaletica SAT che ci indica la direzione La Bassa (2040 m. - 20,75 km).
Il percorso diviene quasi subito piacevole e scorrevole. In leggera discesa percorriamo "a mezza costa" i ripidi prati dell'Oscivart ed i pendii sud - ovest del Fravort raggiungendo velocemente La Bassa (1833 m. - 24,91 km).
A questo punto siamo vicini al termine del percorso per raggiungere il quale abbiamo tre alternative. Tenendoci a sinistra possiamo risalire sino a Cima Panarotta per scendere poi a Cima Storta e dunque al parcheggio; a destra possiamo ripercorrere a ritroso il sentiero fatto qualche ora prima nel tratto iniziale del percorso descritto. Noi invece consigliamo di continuare dritti dinnanzi a noi (rispetto al sentiero da cui siamo arrivati in discesa a La Bassa) e per larga strada forestale risaliamo leggermente per pervenire poi comodamente al parcheggio dove abbiamo lasciato la nostra macchina (27,09 km).
NOTE UTILI
In primavera o in tardo autunno bisogna prestare attenzione alla possibile presenza di neve nei ripidi canaloni che scendono sul versante nord del Monte Cola. Attenzione anche alla eventuale presenza di neve nel tratto sotto cima Hoabonti.
Per chi si trova al Passo della Portela e vuole evitare di risalire sino in cima al Monte Gronlait c'è una traccia di sentiero che diparte poco sotto il passo (verso sud) e risale il versante est della montagna sino a poco sopra la Forcella Fravort.
Per chi invece vorrà aggiungere un po' di dislivello al giro proposto potrà risalire anche il Monte Fravort lungo il sentiero 325 e ridiscendere sul lato opposto sino ad arrivare nuovamente a La Bassa (si perderà in questo caso lo splendido sentiero di rientro sopra descritto affrontando per contro una discesa a tratti poco agevole).
Nel pieno della stagione estiva è possibile trovare aperto lo Chalet Panarotta a pochi metri dal parcheggio di partenza.
Segnaliamo inoltre che il Rifugio Serot è solitamente aperto tutto l'anno.
TRACCIATO GPS
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CARTINA (Le mappe di Trentino Trail Running)
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